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Vite di Roccia
Vincere il freddo
Hanspeter Eisendle per Vigna Fracia
Andata e ritorno nel ventre gelido della montagna. Insieme a noi, un uomo che, il freddo, lo ha provato sulla propria pelle molte volte. Ed è riuscito, sempre, a sopravvivere. Hanspeter Eisendle, guida alpina e atleta Salewa, ci accompagna in un racconto intenso e personale, per farci scoprire cosa prova Vigna Fracia affrontando il freddo.
Resistere
Da una parte, il respiro freddo delle Alpi Retiche. Dall’altra, l’alito gelido delle Orobie e dei suoi ghiacciai che, di notte, si riversa su un vigneto. Un vigneto cresciuto nella confluenza tra queste due vallate. Il suo nome è Fracia.

Vigna Fracia ha imparato a convivere con il freddo. Le sue viti si proteggono come possono, trovando riparo dietro a piccole vallette. La pianta, nel tempo, si è adattata a quel microclima, in un’evoluzione naturale lenta e inesorabile. Ha imparato a resistere alle temperature più rigide e a reagire, traendo da queste condizioni qualcosa di buono per crescere.
Reagire
Per Vigna Fracia, tutto è rallentato. La primavera con la fase di germogliamento arriva più tardi, e così il momento della vendemmia. La sua è una vita dilatata dal freddo.
Anche la maturazione dell’uva è più lenta, lasciando a tutti i profumi il tempo di fermarsi e concentrarsi in modo diverso.
La vetta è soltanto un posto sulla strada per tornare a casa.
Quando arriva nel suo vero habitat, la botte, il nebbiolo è uno straordinario caleidoscopio di profumi balsamici e floreali completati da un’acidità preservata dal freddo. Un affinamento lungo tre anni, il primo in barrique e in botte, e gli altri due in bottiglia, armonizza quei profumi e li lega indissolubilmente.

Ecco perché Vigna Fracia, senza il freddo, non sarebbe Vigna Fracia.
Vigne di montagnaa
Fracia
FREDDO
Hanspeter Eisendle
Nato l'8 Novembre 1956 a Vipiteno, Hanspeter Eisendle è guida Alpina dal 1980. Nel 1982, dopo la partecipazione a una spedizione di Messner, che tentava la prima salita invernale di un ottomila (Cho Oyu 8200 m) attraverso la pericolosa parete sud, decide di intraprendere la professione di guida alpina. Ripetizione di tutte le vie importanti in Dolomiti (ca. 1000), alcune sulle Alpi Occidentali (tra altre: Cresta Peuterey M.Bianco, parete est M.Rosa, Brenva al M.Bianco) e 26 prime salite su roccia e ghiaccio. È atleta Salewa dal 2016.